GENOVA: La bohème – Giacomo Puccini, 12 aprile 2024 a cura di Silvia Campana

GENOVA: La bohème – Giacomo Puccini, 12 aprile 2024 a cura di Silvia Campana

  • 18/04/2024

LA BOHÈME

Scene liriche in quattro quadri di Giacomo Puccini
su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa,
dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger


Personaggi e interpreti:

  • Mimì Anastasia Bartoli
  • Rodolfo Galeano Salas
  • Marcello Alessio Arduini
  • Musetta Benedetta Torre
  • Colline Gabriele Sagona
  • Schaunard Pablo Ruiz
  • Benoît Claudio Ottino
  • Alcindoro Matteo Peirone
  • Parpignol Giampiero De Paoli
  • Un venditore ambulante Claudio Isoardi
  • Sergente Franco Rios Castro
  • Doganiere Loris Purpura

Scene e costumi Francesco Musante

Luci Luciano Novelli

Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova

Orchestra, Coro, Coro di voci bianche e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova
Maestro del Coro Claudio Marino Moretti
Maestro del Coro di voci bianche Gino Tanasini

Teatro Carlo Felice, 12 aprile 2024


 Photo©Marcello Orselli

L’allestimento de La bohème creato dall’artista genovese Antonio Musante in collaborazione con il regista Augusto Fornari e più volte ripreso dal Teatro Carlo Felice nel corso delle sue passate stagioni, riesce sempre ad affascinare il pubblico con il suo variopinto impianto scenografico abitato da una folla tra le più svariate ed eterogenee.

 Photo©Marcello Orselli

Il taglio è fascinoso e ci porta a guardare dentro un caleidoscopio di colori dove i personaggi perdono quasi ogni fattezza umana per divenire giocattoli di stoffa e dove il gioco (i diversi caratteri sono sempre seguiti in scena da loro sosia bambini) sembra avere la prevalenza sul dramma fino alla tragica conclusione che ne spezzerà le dinamiche.

Photo©Marcello Orselli

Principalmente dominata dalle belle e funzionali scenografie di Musante (responsabile anche dei costumi) l’azione scenica scorre fluente anche se fatalmente rende la caratterizzazione meno definita e spesso lasciata in mano alle peculiarità recitative dei singoli artisti.

Vero è che Bohème è certamente opera in cui il dramma scaturisce proprio dal perenne e magistrale gioco tra comicità e tragedia ma ciò dovrebbe essere sempre ben percepibile, pur tra le risa. La vera natura della storia narrata dal genio pucciniano si costruisce infatti intorno ad un intreccio il cui profilo tragico è ancor più forte proprio perché nasce in un contesto giovanile (quanto mai attuale sotto molti profili) dominato da povertà e miseria e del quale i protagonisti sono sempre e amaramente consapevoli vittime.

Photo©Marcello Orselli

Interessante per molti aspetti il cast impegnato in palcoscenico.

Anastasia Bartoli cesella attraverso una vocalità morbida, teatralissima e sempre attenta all’accento e ad ogni sfumatura, una Mimì dominata dal suo sogno. Fin dal primo apparire in scena è infatti chiaro a tutti perché Rodolfo ne resterà colpito. Concreta e responsabile (lavora per vivere ma certo guadagna ben poco) essa conosce nel suo intimo una profonda intensità espressiva ed un fascino dolente, sempre ben celato da un’etica compostezza. Un ritratto sapiente di giovane donna che l’artista tratteggia con misura arricchendolo attraverso mille sfumature che contribuiscono a definire una prova assai interessante che sottolinea, oltre alla qualità della cantante, il carisma dell’interprete.

Photo©Marcello Orselli

Il Rodolfo presentato da Galeano Salas evidenzia la brillantezza ed il nitore di un timbro solare e lucente cui la natura regala morbidezza e facilità nell’emissione ma necessiterebbe a tratti di un più solido dominio tecnico che gli consentirebbe di esprimere una musicalità maggiormente calibrata a tutto vantaggio delle innumerevoli e già raffinate intenzioni espressive (finale).

Alessio Arduini e Benedetta Torre hanno risolto professionalmente i personaggi di Marcello e Musetta; composto e misurato appariva il Colline di Gabriele Sagona così come l’ottimo Schaunard di Paolo Ruiz.

Molto bene anche Claudio Ottino quale Benoit e Matteo Peirone nei panni di un simpatico Alcindoro.

Completavano il cast Giampiero De Paoli (Parpignol), Claudio Isoardi (Un venditore ambulante), Franco Rios Castro (Sergente ) e Loris Purpura (Doganiere).

Photo©Marcello Orselli

Bene il Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Claudio Marino Moretti.

Francesco Ivan Ciampa, alla guida dell’orchestra del teatro genovese, ha esibito consumato mestiere e giusta intensità espressiva riuscendo a trovare, soprattutto nel IV atto, momenti di struggente pastosità cromatica.

Photo©Marcello Orselli

Sala gremita ed applausi per tutti gli interpreti ed il Direttore.

Silvia Campana

 

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