TRAPANI: Madama Butterfly – Giacomo Puccini, 12 agosto 2021

TRAPANI: Madama Butterfly – Giacomo Puccini, 12 agosto 2021

  • 13/08/2021

MADAMA BUTTERFLY

MUSICA DI GIACOMO PUCCINI

LIBRETTO DI GIUSEPPE GIACOSA E LUIGI ILLICA

Direttore d’orchestra Manuela Ranno
Regia, scene e costumi Stefano Monti

Personaggi e Interpreti:

  • Madama Butterfly (Cio-Cio-San) Marta Mari

  • B.F. Pinkerton  Angelo Villari

  • Suzuki Sofio Janelidze

  • Sharpless Massimo Cavalletti

  • Goro | Saverio Pugliese

  • Zio Bonzo Alessandro Abis

  • Principe Yamadori  Giuseppe Esposito

  • Kate Pinkerton Sonia Maria Fortunato

  • Il commissario imperiale Tommaso Caramia

  • L’ufficiale del registro Mariano Gottuso

  • Dolore Sofia Saleri

Orchestra e Coro del Luglio Musicale Trapanese
Maestro del Coro Fabio Modica

Nuovo allestimento dell’Ente Luglio Musicale Trapanese

Teatro Giuseppe Di Stefano, 12 agosto 2021


Prima di parlare di seduzione, filo conduttore della 73° Stagione del Luglio Musicale Trapanese, occorre fare chiarezza sulla figura della geisha, popolarmente fraintesa e vilipesa nell’occidente che da almeno un secolo la assimila a quella di una prostituta d’alto bordo. Sebbene il termine geisha sia direttamente traducibile con prostituta quel che davvero più gli somiglia nell’idioma occidentale è la figura del giullare. Non fosse che le geishe, tuttora esistenti in Giappone e tutelate dal governo, devono affrontare un percorso di studio assai complicato e duraturo, dove imparano regole morali, arti come il canto, la danza, l’uso degli strumenti musicali tradizionali, le lingue, servire il the e molto altro ancora.

Chiarito l’equivoco sulla di lei figura il facile vangelo dello yankee vagabondo non trova più la minima attenuante. Butterfly è chiaramente soltanto una quindicenne sedotta dal miraggio americano e dalla divisa d’un uomo per lei fin troppo maturo. Pinkerton il luogotenente sprezzante della Cannoniera Abramo Lincoln in cerca d’avventura che non disdegna l’abuso minorile, di sposarsi per gioco all’uso giapponese, né di abbandonare la piccola con la promessa, è il caso di dire da marinaio, di far ritorno con la nuova nidiata del pettirosso. Niente di più che l’acquisto di un pacchetto completo moglie e casa per 999 anni, salva l’opzione di prosciogliersi ogni mese.

Tra le opere maggiormente rappresentate al mondo, questa nuova produzione di Madama Butterfly porta la prestigiosa firma di Stefano Monti che rompe gli schemi della tradizione con idee fresche, pur sostenute dal pieno rispetto della drammaturgia. Sue la regia, le scene, i costumi e le luci. Una scena sobria ed elegante dove troneggiano tre sipariette a ventaglio, che svolgono la funzione dei tradizionali shosi, le quali aprendosi e chiudendosi, muovendosi a destra e a sinistra per mano dei servi, formano idealmente le diverse stanze della casa a soffietto. Una passerella a mezza altezza sullo sfondo funge da ingresso all’abitazione e diviene scenario su cui muovono gli interpreti, colmando di fatto quelli che altrimenti risulterebbero spazi e momenti vuoti. Suggestiva l’idea della danzatrice Monique Arnaud che incarna un’anima santa degli avi. Bene le luci e le proiezioni delle ombre nell’intermezzo e nella scena finale del suicidio. Le masse sono ottimamente guidate così come ogni singolo interprete il cui gesto assume un preciso e chiaro significato. Tutto scorre senza dover chiedere spiegazioni. I costumi sono del tipo tradizionale e di ottima fattura.

La direzione dell’orchestra è affidata al Maestro (o Maestra che dir si voglia – così come lei stessa annuncia in diretta radiofonica) Manuela Ranno, bella e orgogliosa cittadina trapanese, oltre che direttore musicale del del Luglio Musicale. Bella ma anche brava, ci offre una lettura dello spartito caratterizzata da ampi respiri, pause di riflessione ed una timbratura passionale. Il gesto è chiaro e deciso, la coesione tra il golfo mistico e il palco garantita.

Seduce il tenore Angelo Villari, non soltanto l’innamorata Cio Cio San, ma l’intera platea con voce bella e potente, per lo slancio nei sovracuti e per la tecnica ineccepibile nell’interpretazione di Benjamin Franklin Pinkerton. Attesissimo il debutto nel ruolo del console Sharpless il baritono Massimo Cavalletti, nobile nella sua figura come nel canto sempre bene impostato. Un’ interpretazione magistrale nell’esprimere dissenso nei confronti del fedifrago come nell’amorevole protezione offerta alla piccola Butterfly. Strumento prezioso e di rara bellezza quello del soprano Marta Mari, al debutto nel ruolo del titolo. Ci ha molto emozionati dapprima impegnandosi nell’età dei giochi sino a culminare drammaticamente con la “onorevole” morte. Suzuki è molto bene rappresentata dal mezzosoprano Sofio Janelidze che rifiuta di commentare il personaggio prima e dopo la recita per non lasciarsi cogliere dall’emozione e ritrovarsi a piangere tanto, tanto. Sulla scena vive e ci racconta il personaggio con voce importante ed un’interpretazione coinvolgente. Il personaggio di Goro del tenore Saverio Pugliese può solo essere preso quale di termine di paragone, tanto per le arti sceniche che per le doti vocali. Molto bene anche lo Zio Bonzo del basso Alessandro Abis. Completano dignitosamente il cast il baritono Giuseppe Esposito nel Principe Yamadori, Sonia Maria Fortunato in Kate Pinkerton, Tommaso Caramia nel Commissario Imperiale, Francesco Scalas nell’Ufficiale del Registro. La piccola Sofia Saleri, sensibilissima figlioletta del soprano, sulla scena così come nella vita reale, emoziona e si emoziona interpretando Dolore.

Il Coro, degnamente preparato dal M° Fabio Modica, è quello del Luglio Musicale Trapanese. L’Orchestra, una realtà artistica in rapida ascesa che dal primo titolo offerto in fuori stagione, Maria de Buenos Aires, passando per Don Giovanni per arrivare alla Madama Butterfly ha mostrato di sapersi rapidamente e progressivamente migliorare fino a raggiungimento di un livello che sembrava impensabile.

Per concludere, abbiamo assistito ad una produzione di altissimo livello, avallata e presentata dalla Direzione Artistica del M°Matteo Beltrami, che ha dedicato lo spettacolo al M° Gianluigi Gelmettiun pilastro della lirica – scomparso lo scorso 11 agosto. Uno spettacolo che certo merita di essere replicato nel maggior numero di teatri possibile.

Sold-out e dieci minuti buoni di applausi alla ribalta finale.

Foto di Peppe Di Salvo

Roberto Cucchi

Print Friendly, PDF & Email
Share this Post