SPOLETO – FESTIVAL DEI DUE MONDI: Delitto e dovere 7-8-9 luglio 2017

SPOLETO – FESTIVAL DEI DUE MONDI: Delitto e dovere 7-8-9 luglio 2017

  • 06/07/2017

 

AUDITORIUM DELLA STELLA

VENERDÍ 7 LUGLIO 2017 – ore 20

SABATO 8 LUGLIO 2017 – ore 15 e ore 18

DOMENICA 9 LUGLIO 2017 – ore 15 e ore 18

 

Delitto e dovere

liberamente tratto da Lord Arthur Savile’s Crime A Study of Duty di Oscar Wilde

libretto e musica di Alberto E. Colla

(2017)

opera lirica in un atto

musica e libretto di Alberto E. Colla

regia Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi

scene e luci Angelo Linzalata

costumi Nicoletta Ceccolini

disegni Ákos Barát

Orchestra FTC/Talenti Musicali

maestro concertatore  Giovanni Di Stefano

assistente del direttore d’orchestra Marco Alibrando

 

Lord Arthur Savile
MARCO BUSSI/MICHELE PATTI*

Sybil Merton
LAURA BAUDELET/MARIIA KOMAROVA*

Lady Gladys Windermere
CARLOTTA VICHI/JULIJA SAMSONOVA-KHAYET*

Lady Marvel
RACHEL O’BRIEN

Lady Clementine Beauchamp
TANIA PACILIO

Duchessa di Paisley e Jane Peccy
VITTORIANA DE AMICIS/MORGANE BERTRAND*

Signor Septimius e Il proprietario dell’Albergo
DIDIER PIERI/PASQUALE SCIRCOLI*

Herr Winckelkopf e Sir Thomas
DAVIDE PROCACCINI/GABRIELE BOLLETTA*

ALESSANDRO TEDESCHI nel ruolo di Oscar Wilde

*recite dell’8 e 9 luglio ore 15

nuova produzione Fondazione Teatro Coccia di Novara

 

La vera calamità non è l’omicidio, piuttosto il fallimento…

 

Novara, 5 luglio 2017. Da quattro anni il Teatro Coccia di Novara commissiona la composizione di un’opera ad un autore contemporaneo. Un percorso di investimento nel futuro dell’opera lirica italiana, che negli anni sta riscuotendo sempre più successi.

Venerdì 7 luglio 2017 alle ore 20:00 (repliche sabato 8 e domenica 9 luglio) all’Auditorium della Stella (Piazza Garibaldi – Spoleto) la nuova produzione della fondazione novarese debutta nel programma della 60esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto: Delitto e Dovere, tratta dal racconto di Oscar Wilde Il delitto di Lord Arthur Savile, composta dal maestro Alberto Colla, autore anche del libretto.

La regia è affidata a Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, che dopo il successo di Aida, di Verdi, l’opera che ha inaugurato la stagione 2016/2017 proprio del Coccia e di Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania, tornano con un nuovo lavoro frutto del loro sodalizio.

L’Orchestra dei Talenti Musicali è diretta dal maestro Giovanni Di Stefano.

L’OPERA

Siamo nella Londra d’età vittoriana. È l’epoca della seconda rivoluzione industriale e scientifica, ma anche dell’antitetico paranormale: ipnosi, sedute medianiche, freak shows, chiromanzia. Proprio su quest’ultima si basa la vicenda.

Un chiromante predice a Lord Arthur che ucciderà qualcuno. L’uomo, pacifico esponente dell’alta borghesia londinese, ne rimane terrorizzato: tutto quel che desidera è sposare la sua fidanzata senza che nulla possa turbare la loro unione. Che fare dunque, per scongiurare la cattiva previsione? Per Lord Arthur l’unico modo è agire d’anticipo, compiendo un omicidio per il quale non potrà mai esser condannato. Riuscirà nel suo intento, o il destino non può essere messo alla prova?

 

“Sette cantanti, alcuni dei quali con ruolo multiplo – spiega Alberto Colla – si giostrano i personaggi e vengono accompagnati in scena da mimi e comparse. Le bande musicali d’epoca vittoriana suggeriscono l’organico cameristico dell’opera. A commento dei quadri, una voce recitante incarna quella di Oscar Wilde”.  “Ne Il delitto di Lord Arthur Savile – prosegue Colla – Oscar Wilde offre una visione satirica, ironica, caricaturale, abissale, non solo dei personaggi ma anche dei costumi e della società. Delitto e dovere, inoltre, trae spunto dal De Profundis, l’opera più intimistica di Wilde”.

Il cast è composto da giovani interpreti, per la maggior parte selezionati a seguito dell’audizione Lirica Futura, indetta dal Teatro Coccia ad aprile 2017. Nel ruolo di Lord Arthur Saville i baritoni Marco Bussi e Michele Patti, Sybil Merton sono i soprani Laura Baudelet eMariia Komarova, Lady Gladys Windermere è interpretata dai mezzosoprani Carlotta Vichi e Julija Samsonova-Khayet; i ruoli di Lady Clementine Beauchamp e Lady Marvel saranno interpretati rispettivamente dai mezzosoprani Tania Pacilio e Rachel O’Brien; la Duchessa di Paisley e Jane Peccy dai soprani Vittoriana De Amicis e Morgane Bertrand, il Signor Septimius e Il proprietario dell’Albergo dai tenori Didier Pieri e Pasquale Scircoli, Herr Winckelkopf e Sir Thomas dai bassi Davide Procaccini e Gabriele Bolletta; l’attore Alessandro Tedeschi incarnerà Oscar Wilde.

Scene e luci sono di Angelo Linzalata, costumi di Nicoletta Ceccolini, i disegni in scena dell’artista Ákos Barát.

ALBERTO COLLA

Compositore e teorico musicale, studia con Carlo Mosso presso il Conservatorio di Alessandria e si perfeziona con Azio Corghi all’Accademia Internazionale Santa Cecilia di Roma.

Autore di oltre 120 composizioni, tra il 1996 e il 2015 vince tredici primi premi a Concorsi di Composizione Internazionali.

Colla predilige la realizzazione di ampi lavori sinfonici, interpretati da alcune tra le più celebri orchestre: Chicago, Los Angeles, Saint Louis, Albany, Maggio Musicale Fiorentino, Mozarteum, Bayerischen Rundfunks, RAI, Santa Cecilia…

Nel 2002 l’opera lirica Il processo viene messa in scena dal Teatro alla Scala e I Teatri di Reggio Emilia; ripresa nel 2004, in tedesco, dal Teatro di Kiel. Luciano Berio gli commissiona un brano per coro e grande orchestra per l’inaugurazione dell’Auditorium di Renzo Piano a Roma. Nel 2006 la CEI gli commissiona un oratorio, eseguito dai complessi dell’Arena di Verona, per voce, cinque solisti, tre cori, grande orchestra e luci armoniche.

Nominato compositeur associé dell’Orchestre National d’Île-de-France di Parigi dal 2012 al 2014, compone la Symphonie des Prodiges diretta da Enrique Mazzola alla Salle Pleyel nel 2013.

Nel 2015 vince il Barlow Prize della Brigham Young University in Utah e riceve la commissione per la Ode by the Earth (Symphony N. 4), che verrà eseguita dalla San Antonio, Utah e Beijing Symphony Orchestra.

Nel 2016 scrive la Symphony N. 5 (L’inquietudine di essere umani) e, su commissione del Festival MiTo, orchestra l’op. 118 n. 2 di Brahms.

Edito da Casa Ricordi, è docente di ruolo in Composizione presso il Conservatorio di Sassari.

GIOVANNI DI STEFANO

Ha diretto più di 50 opere, dal repertorio a prime esecuzioni moderne e recuperi di opere di compositori italiani del Sette-Ottocento in vari teatri come il San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo. Il Verdi di Trieste, il Carlo Felice di Genova, il Petruzzelli di Bari e in numerosi teatri di tradizione (Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Lucca, Pisa, Livorno, Como, Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia, Rovigo), collaborando con interpreti famosi e favorendo il debutto di giovani artisti.

Ha diretto concerti sinfonici in Italia e in Austria, Germania, Inghilterra, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Svizzera, Giappone, Bulgaria e Romania.

Ha studiato con i Maestri Marvulli, Ferrari, Couraud e Ferrara ed ha partecipato come effettivo al Seminario di direzione d’orchestra tenuto da Leonard Bernstein all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma; è stato assistente del M° Massimo de Bernart e ha collaborato con il M° Gianandrea Gavazzeni.

Ha inciso per Bongiovanni, il Socrate immaginario, il Barbiere di Siviglia, I Zingari in fiera e la Semiramide in villa di Paisiello, il Werther di Massenet con Anna Caterina Antonacci e Dimitri Korchak, il Tutti in maschera di Pedrotti e Il Furioso all’isola di San Domingo di Donizetti e per la Rai un DVD con l’Oratorio “La vita di Maria” di Nino Rota.

Nel 2013, ha ricevuto il Premio Paisiello per la divulgazione della musica del compositore.

Si è occupato della catalogazione delle musiche di Nino Rota, ha insegnato al Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro ed è titolare della cattedra di Esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio di Musica “G. Puccini” della Spezia e Presidente e Direttore artistico del Teatro di tradizione dell’Opera Giocosa di Savona.

PAOLO GAVAZZENI

Si diploma in pianoforte principale al Conservatorio G. Donizetti di Bergamo e si laurea in Giurisprudenza presso l’Università statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche.

Dopo un’esperienza professionale di quattro anni come Direttore Artistico del canale televisivo Tele+ 3 Classica, nell’anno 2000 entra all’Accademia del Teatro alla Scala dove svolge per due anni il ruolo di coordinatore artistico.

Nel 2002 viene chiamato a far parte della Direzione Artistica del Teatro alla Scala dove rimarrà fino alla fine del 2011 con la qualifica di Responsabile dell’attività quotidiana del Teatro. In quegli anni ha l’opportunità di seguire le prove degli allestimenti operistici, dei balletti e dei Concerti sinfonici, affiancando quotidianamente i grandi maestri e i registi che in quegli anni hanno operato nel Teatro.

Dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico presso la Fondazione Arena di Verona e dal novembre del 2016 è stato nominato Direttore Artistico di Classica HD, in onda sulla piattaforma Sky al canale 138.

Dal sodalizio artistico con Piero Maranghi hanno preso forma le regie di Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016) e quella di Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017).

PIERO MARANGHI

Piero Maranghi è amministratore delegato e direttore di Classica Italia, società facente parte del Network internazionale Classica Germania, che gestisce Classica HD, in onda sulla piattaforma Sky al canale 138.

Nel 2008 con i soci di Skira ha lanciato Skira-Classica, società concessionaria del Teatro alla Scala.

Dal 2003 è direttore della Fondazione intitolata all’architetto Piero Portaluppi. Nel 2015 ha curato il recupero della Vigna di Leonardo da Vinci e l’apertura al pubblico della Casa degli Atellani.

Come produttore cinematografico ha recentemente realizzato due docufilm, distribuiti nei cinema di tutto il mondo: “Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie” e “Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano” e un film dedicato a Roberto Bolle “Roberto Bolle. L’arte della danza” e uno dedicato all’architetto Piero Portaluppi “l’Amatore”.

Attualmente in produzione è “Max & Maestro”, una serie di cartoni animati, con la partecipazione straordinaria di Daniel Barenboim. La serie è coprodotta da RAI, France Télévision e HR, una delle stazioni regionali della tv tedesca.

Dal sodalizio artistico con Paolo Gavazzeni hanno preso forma le regie di Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016) e quella di Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017).

I biglietti sono acquistabili su: www.boxol.it, o scrivendo a biglietteria@festivaldispoleto.com. Costo: 40,00 euro.

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