“Quel Gérard! L’ha rovinato il leggere… e io che tutti i giorni facevo l’elemosina…”
C’è davvero tanto, persino troppo in queste poche parole per poter essere spiegato con semplicità. Molti già sapranno, ma per chi non lo sapesse, sono le parole della Contessa di Coigny nell’Andrea Chénier di Umberto Giordano, o ancor meglio di Luigi Illica, il librettista.
Siamo in aria di rivoluzione francese, di lì a poco gli eventi precipiteranno. A casa della Contessa si festeggia e si danza. Gérard, servo in questa gabbia dorata, introduce alcuni mendicanti presentandoli quali ospiti d’onore col titolo di “sua grandezza la Miseria”, provocando lo sdegno della padrona che vuole lui e le presenze moleste lontane dalla sua vista. Il servo coglie l’attimo, si spoglia della pregiata livrea e abbandona il vile riparo invitando il padre a seguirlo. Gérard, liberamente ispirato al personaggio storico Jean-Lambert Tallien, diverrà un importante esponente della rivoluzione.
“Il leggere” ha elevato il semplice ed umile figlio d’un maggiordomo al rango di capo. Stantia, ammuffita e decadente è invece la casa della Contessa di Coigny (al secolo la casa del Conte di Bercy), insieme con tutta la nobiltà parigina ormai destinata all’oblio. I tempi corrono troppo veloci, tanto da non lasciare loro neppure il tempo di potersi rendere conto di quanto stia accadendo: “… e io che tutti i giorni facevo l’elemosina…”, forse un sottile piacere? “…e a non fare arrossire di sé la povertà… perfin m’ho fatto un abito, costume di pietà!”. Ma non è più la pietà di una decadente nobiltà ciò che il popolo chiede, bensì le loro teste.
Sono passati cinque anni tra il primo e il secondo quadro. La Contessa di Coigny è passata a miglior vita. Siamo nel periodo del terrore, la rivoluzione capeggiata da Robespierre non risparmia nessuno. Maddalena, figlia della Contessa è ridotta in povertà. La mulatta Bersy, dapprima serva in casa Coigny, si dichiara “figlia” della rivoluzione ma si prostituisce e si adopera per sostenere l’amica Maddalena.
Il poeta Andrea Chénier, anch’egli ridotto in povertà, riceve delle lettere delle quali non conosce la provenienza. Sarà poi la mulatta a svelare l’arcano, combinando un incontro tra lui e l’amata Maddalena in cerca di soccorso. Gérard, anch’egli innamorato di Maddalena e informato dall’Incredibile, spia al soldo del nuovo regime, li sorprenderà e ingaggiando un duello con Chénier resterà ferito.
Gérard non rivela il nome del suo assalitore, del quale agevola la fuga ed al quale affida la vita di Maddalena, ma più tardi spinto da moto di gelosia lo denuncerà con accuse infamanti per poi nuovamente ritrattare. Troppo tardi! Il destino di Chénier è ormai segnato… che farà Maddalena?
video della Piazza Umberto Giordano a Foggia gentilmente offerto da NoCrimeOnlyArt