TURANDOT  Teatro d’Opera e Balletto di Varna (BULGARIA) 14  agosto 2015

TURANDOT Teatro d’Opera e Balletto di Varna (BULGARIA) 14 agosto 2015

  • 17/08/2015

  • 11868674_1678249175738543_1171055615_nDirettore: Grigor Palinkarov
  • Regia: Kuzman Popov
  • Turandot: Gabriella Georgieva
  • Altoum: Stoyan Finjikov
  • Timur: Eugeni Stanimirov
  • Calaf: Bojko Svetanov
  • Liù: Valeria Sepe
  • Ping: Ivan Kabamitov
  • Pang: Mark Fawler
  • Pong: Plamen Dolapchiev
  • un Mandarino: Svilen Nikolov

 

 

 

 

 

 

 Era il 25 Aprile del 1926 quando alla prima assoluta della Turandot al Teatro alla Scala di Milano, il Maestro Arturo Toscanini interrompeva la rappresentazione rivolgendosi al pubblico: ” qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto”. Turandot è da tempo oggetto di discussione tra gli studiosi: incompiuta a causa di un destino avverso o per incapacità dell’artista? Non lo sapremo mai, quello che di certo sappiamo è che l’opera fu terminata dal Maestro Franco Alfano (allora Direttore del Conservatorio di Torino) fortemente voluto da Arturo Toscanini e dal figlio del maestro Puccini, Antonio.
11896953_1678249162405211_1579511491_nEccellente la prestazione dal podio del Direttore Grigor Palinkarov, così come l’abile regia del Maestro Kuzman Popov che offre una chiara e comprensibile lettura all’insegna della tradizione. Scene e costumi semplici e di buon gusto. Voce calda e ottimo fraseggio nella difficile e ben superata prova del basso  Eugeni Stanimirov nel ruolo di Timur. Non meno interessante il Mandarino interpretato dal potente baritono Svilen Nikolov. Altoum, preso dal coro, era Stoyan Finjikov. Festeggia il suo sessantesimo compleanno il tenore Bojko Svetanov in Calaf, mantenendo intatta e forte la voce ed uno stile raffinato. Gabriella Georgieva dà voce ad una straordinaria Turandot. 11911584_1678249179071876_1410886052_nGrande rivelazione è stata la soprano napoletana Valeria Sepe nel ruolo di Liù, vocalmente dotata e deliziosa nelle sfumature così come nella straordinaria presenza scenica.

Il pubblico è caloroso e partecipe, in special modo quando irrompe con sonori e lunghi applausi sul finire dell’aria “tu che di gel sei cinta” di Liù. Successo generale.

Roberto Cucchi

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