Si spegne all’età di 92 anni Daniele Barioni

Si spegne all’età di 92 anni Daniele Barioni

  • 08/11/2022

Nella notte tra il 5 e il 6 novembre, si spegne, all’età di 92 anni, Daniele Barioni; celebre tenore copparese in attività soprattutto durante gli anni ’50 e ’60 con un repertorio prevalentemente verdiano e pucciniano.

photo©Marco Caselli Nirmal

Il sindaco di Copparo, Fabrizio Pagnoni, si è così espresso:

Siamo affranti per questa perdita che è non solo di Copparo, ma del mondo intero e della musica e della cultura tutte. Questo straordinario artista, copparese doc, ha rappresentato un esempio di come il talento, l’impegno e la determinazione possano portare al successo. Lui, figlio di agricoltori della nostra terra, riuscì nell’impresa di fare tremare il Metropolitan di New York, tanto da essere indicato da Pavarotti “tra i tenori di un altro pianeta”. Un faro, dunque. Barioni rimane per noi tutti un punto di riferimento imprescindibile: per una luminosa carriera, divenuta vera e propria leggenda, e per una umanità non comune, che gli ha permesso di distinguersi per generosità e signorilità. Sono onorato di avere potuto consegnare al maestro la cittadinanza onoraria di Copparo sul palco del Teatro De Micheli. E sarò onorato di contribuire a preservare la memoria dell’autentico gigante che è stato. Sono infatti già allo studio delle iniziative che possano rendere omaggio a una figura unica, il cui ricordo rimarrà sempre vivo e ci sarà sempre caro”.

(Fabrizio Pagnoni – Sindaco di Copparo)

Nato il 6 settembre del 1930, Daniele Barioni è cresciuto in una famiglia di agricoltori viene però tenuto lontano dai lavori del podere dei genitori che lo incoraggiano a frequentare la scuola di musica della maestra Sgarbi a Copparo. Nel 1948, a 18 anni, viene mandato a studiare canto a Milano dalla madre Wanda; come riporta il cantante in una recente intervista di Marta Gatti per filomagazine.it:

In realtà ho sempre cantato, sin da piccolo, però all’epoca quella del cantante non era considerata una professione seria. Quando ero giovane cantavo le serenate alle ragazze nel mese di maggio, una volta costumava così. La mia mamma Wanda, che tutti chiamavano Fedora, aveva capito però che avevo quel qualcosa in più, così nel 1948 a soli 18 anni mi manda a Milano a studiare canto per diventare un tenore (sebbene all’inizio fossi convinto di essere un baritono). Debutto nel 1954 al Teatro Nuovo di Ferrara con “Cavalleria Rusticana”. La mia fortuna è stata che a vedere lo spettacolo c’era Rudolf Bing, il direttore del Teatro Metropolitan di New York. Da lì inizia l’avventura del tenore “che fece tremare il Metropolitan”, come scrissero all’epoca i giornali. A 24 anni sono partito per l’America e nel 1956 ho debuttato al Metropolitan con Tosca, grazie alla fortunata coincidenza dell’assenza del collega Giuseppe Campora.

(Daniele Barioni – 2022)

photo©Marco Caselli Nirmal

Nel 1949 inizia a studiare un repertorio baritonale (inizialmente Barioni era convinto di essere appunto un Baritono) con il maestro Attilio Bordonali. Debutterà lo stesso anno, sempre a Milano, al Circolo Italia in un concerto con il soprano Claudia Parada. Nei successivi cinque anni, seguendo l’intuizione del suo maestro, si avvierà allo studio di un repertorio a lui più consono, quello tenorile. Nel 1954 (ri)debutterà infatti come tenore nella parte di Turiddu in Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni presso il Teatro Nuovo di Milano. Nello stesso anno si approccerà ai personaggi pucciniani di Mario Cavaradossi (Tosca) e Pinkerton (Madama Butterfly); si cominciano già da ora ad individuare quelli che saranno i suoi cavalli di battaglia.

Nel 1956 Barioni raggiunge una fama internazionale quando viene chiamato ad esibirsi sul palco del Metropolitan Opera di New York per sostituire un collega indisposto nel ruolo di Cavaradossi. Il clamoroso successo ottenuto in questo frangente gli garantirà la presenza sul palco newyorkese per ben sette stagioni consecutive e la collaborazione con cantanti di fama mondiale come Lucine Amara, Maria Callas, Mary Curtis Verna, ecc.

Nel 1962, terminata la permanenza al Metropolitan, Barioni si esibisce principalmente in teatri americani ma non mancherà di presenziare anche sui palchi brasiliani, messicani, argentini, canadesi, portoghesi, francesi, tedeschi e irlandesi. Nel 1966 debutta sul celebre palco dele Teatro alla Scala di Milano con Pinkerton e Turiddu.

Matteo Cucchi

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