Si è spento a 91 anni Arrigo Bossi Bondini

Si è spento a 91 anni Arrigo Bossi Bondini

  • 28/09/2021

Milano 28 settembre 2021


Si è spento a 91 anni Arrigo Bossi Bondini, titolare e creatore della celebre Sartoria Teatrale Arrigo, dal 1970, anno della sua nascita, punto di riferimento per Teatri, Cinema, Televisione (Fantastico, Stryx, Giochi senza frontiere) e persino per il Circo (la famiglia Orfei si serviva da Arrigo).

In realtà il capostipite, sarto provetto (ha cucito personalmente i modelli a mano sino a un paio d’anni fa), ha cominciato a lavorare giovanissimo, nella Milano del Dopoguerra, iniziando nella Sartoria Boetti, quella che forniva i mitici costumi alla Wandissima (Osiris) per le sue riviste. Collabora con artisti del calibro di Carlo Dapporto, Macario, Walter Chiari e con i Legnanesi che, quando era già Arrigo, faranno sempre riferimento a lui.

Nel corso dei cinque decenni di attività dalla Sartoria Arrigo sono passati i più grandi della lirica, dai tre tenori (Pavarotti, Domingo, Carreras) a Katia Ricciarelli, con cui Arrigo poteva vantare un’amicizia personale. Poi collaborazioni illustri con stilisti come casa Versace, per una tournée di Lady Gaga, o la realizzazione dei costumi del brand Moschino per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali del 2006 a Torino, mentre i costumi della Sartoria hanno visto la ribalta di tutti i Teatri del Mondo: dall’Arena di Verona al Regio di Parma, dal Massimo di Palermo alla Scala di Milano (per Giulio Cesare in Egitto), per arrivare alla famosa Fedora, con regia di Beppe De Tomasi e costumi di Pier Luciano Cavallotti, che dagli anni Ottanta ha fatto il giro del mondo, dal Liceu di Barcellona al Metropolitan di New York, da Tokyo a Madrid e Roma.

Tremila metri quadri, 25.000 costumi, oltre tremila bozzetti e figurini originali, la Sartoria Arrigo in Via Quaranta a Milano, è un vero scrigno di tesori, la custodia della grande tradizione sartorial-teatrale italiana.

Le tre figlie, Cinzia, Stefania e Debora e la nipote Valentina, che già da tempo affiancavano l’“artista” Arrigo, porteranno ora avanti l’attività di famiglia, consapevoli di dover gestire un’eredità fatta di passione, tenacia, amore per il teatro, gusto del bello, in attesa che ogni sera, in ogni momento, le luci di una ribalta, di uno studio, di un set, di un grande palcoscenico all’aperto, accendano la magia di un tessuto, di un ricamo, di un colore che sono già Storia.

La Redazione

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