L’ARENA DI VERONA TORNA IN OMAN CON  LA SONNAMBULA DI VINCENZO BELLINI

L’ARENA DI VERONA TORNA IN OMAN CON LA SONNAMBULA DI VINCENZO BELLINI

  • 09/07/2017


PER LA STAGIONE LIRICA 2017-2018
DELLA ROYAL OPERA HOUSE MUSCAT

Muscat, 18 e 20 gennaio 2018


La Fondazione Arena di Verona torna per la quarta volta nel Sultanato dell’Oman all’interno della Stagione operistica 2017-2018 della Royal Opera House Muscat con La Sonnambula di Vincenzo Bellini.

L’opera è proposta il 18 e il 20 gennaio 2018, alle ore 19.00, nel raffinato allestimento firmato per regia, scene e costumi da Hugo de Ana e ripreso da Filippo Tonon, con le coreografie di Leda Lojodice, il lighting design di Paolo Mazzon e sotto la direzione musicale di Antonello Allemandi.

Il prossimo anno Fondazione Arena torna in Oman dopo gli straordinari successi ottenuti nell’ottobre 2011 per l’inaugurazione del primo teatro d’opera del Golfo (e secondo nel mondo arabo dopo l’Opera del Cairo) con Turandot di Puccini nella messa in scena di Franco Zeffirelli, riproposta anche nel 2015 con standing ovation, e nel 2014 con I Capuleti e i Montecchi di Bellini per la regia di Arnaud Bernard.

L’invito da parte della Royal Opera House di Muscat – di cui è Direttore Generale e Artistico l’italiano Umberto Fanni – di portare ancora un allestimento ad opera della Fondazione Arena di Verona conferma la stretta e viva collaborazione tra i due teatri e la grande attenzione per la lirica del Paese omanita. Oltre 175 elementi tra Orchestra, Coro, Tecnici e mimi faranno quindi rivivere per le serate di giovedì 18 e sabato 20 gennaio 2018 l’elegante allestimento de La Sonnambula di Vincenzo Bellini ideato nel 2007 dal geniale regista argentino Hugo de Ana.

Tratto da La Somnambule ou L’arrivée d’un nouveau seigneur, un ballet-pantomime di Eugène Scribe e Pierre Aumer del 1827, il melodramma in due atti su libretto di Felice Romani viene scritto dal compositore catanese in appena due mesi e rappresentato per la prima volta al Teatro Carcano di Milano il 6 marzo 1831, ottenendo fin da subito grande successo. Appartenente al filone dell’opera semiseria, variante sentimentale dell’opera buffa italiana, che vede protagonisti uomini e donne comuni e contemporanei, portavoce della dignità morale e sociale delle classi meno agiate, La Sonnambula narra la storia a lieto fine di una fanciulla orfana e innocente che, a causa di uno stato di alterazione psichica, tra molteplici disavventure e fraintendimenti vedrà messe a repentaglio le sue imminenti nozze; tratto ricorrente dell’opera semiseria, e nel lavoro belliniano ben presente, l’elemento bucolico e campestre, luogo topico di virtù naturali e collettive, che porta a collocare la vicenda in un villaggio della Svizzera.

Da qui parte il lavoro di Hugo de Ana, che per la sua messa in scena è lontano dal cercare la spettacolarizzazione fine a se stessa, ma realizza un’ambientazione naturalistica dal gusto squisitamente pittorico. I caratteri onirici dell’opera si traducono quindi con precisa sensibilità ed eleganza, ma come ha dichiarato il regista «con uno spirito più nostrano». Questo perché de Ana legge nella partitura «una sostanza a tratti “carnale”: basterebbe l’introduzione, addirittura con banda, del coro “Viva Amina”, ripresa da una pagina destinata a un Ernani che poi Bellini non compose mai. Io ci sento gioia, colore a tinte forti».

Antonello Allemandi, direttore dalla densissima carriera internazionale che lo ha portato ad esibirsi nelle più importanti sale d’opera e da concerto del mondo e che già nel 2006 ha diretto la compagine orchestrale di Fondazione Arena al Teatro Filarmonico di Verona, è chiamato questa volta nel sontuoso Teatro dell’Opera di Mascate a guidare musicalmente Orchestra e Coro areniani insieme a grandi voci belcantistiche di richiamo internazionale, a partire da Rosa Feola, soprano dalla fulgida carriera che proprio in Oman debutta il ruolo della protagonista Amina e che per la prima volta vediamo esibirsi con i complessi artistici di Fondazione Arena. Accanto a lei nei panni di Elvino è impegnato il tenore Antonino Siragusa, brillante voce belcantistica che numerose volte ha interpretato il ruolo con grande successo, mentre il basso Nicola Ulivieri, presenza stabile nel panorama lirico internazionale, impersona Il Conte Rodolfo. Completano il cast Barbara Bargnesi chiamata ad interpretare Lisa, Daniela Innamorati che dà voce al personaggio di Teresa e Seung Pil Choi che torna ancora una volta nei panni di Alessio.

Le recite avranno inizio alle ore 19.00.

Per ulteriori informazioni: www.rohmuscat.org.om

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