Milano 5 dicembre 2017: MOZART – REQUIEM in re min KV 626

Milano 5 dicembre 2017: MOZART – REQUIEM in re min KV 626

  • 19/12/2017

In occasione dell’ anniversario della morte di Wolfgang Amadeus Mozart

Direttore: ALDO BERNARDI

Solisti:
Nina Almark soprano
David Astorga tenore
Laura Verrecchia mezzosoprano
Frano Lufi basso

ORCHESTRA DELL’ASSOCIAZIONE MOZART ITALIA DI MILANO
CORO BACH DI MILANO
Maestro del Coro Sandro Rodeghiero

a cura di Paolo T.Fiume


 

Grande successo di pubblico per la serata organizzata dall’Associazione Mozart Italia Milano, filiazione del prestigioso Mozarteum di Salisburgo, il 5 dicembre. La chiesa di San Marco, gremita, ha ospitato un collaudato programma di brani celebri, con Eine Kleine Nachtmusik, il mottetto Ave verum corpus KV 618 e il Requiem, scelta quest’ultima particolarmente significativa ricorrendo il 5 dicembre l’anniversario della morte di Mozart.

L’Orchestra dell’AMI – Milano, diretta da Aldo Bernardi, ha offerto una lettura scorrevole e fresca delle partiture. I tempi sono pacati ma corretti lungo tutto il programma, il che è certamente una scelta appropriata in un simile ambiente, dove l’acustica ampia, riverberata e dispersiva non rende facile trovare il giusto compromesso tra ritmo e fruibilità.

Prima dell’inizio è stata annunciata una improvvisa indisposizione del basso, sostituito (in modo eccellente) da Frano Lufi, che è poi pure risultato la miglior voce della serata. Il Tuba mirum è impeccabile, la voce arriva ricca e penetrante anche ad una distanza notevole senza spinte o artifici timbrici di sorta, e questi sono chiari indizi di una tecnica corretta e rigorosa. Buoni anche gli altri ruoli (Nina Almark soprano, Laura Verrecchia mezzosoprano, David Astorga tenore), risultati generalmente in corretto equilibrio e dialogo (degno di particolare nota il Recordare).

Particolarmente pregevole la prestazione del Coro Bach di Milano, diretto dal maestro Sandro Rodeghiero, che si è potuto distinguere per eleganza e pulizia, oltre che per moderazione ed equilibrio, in pagine dove è facilissimo indulgere ad un eccesso dilettantesco. L’Ave verum è particolarmente piacevole, e anche i brani del Requiem sono sempre corretti ed efficaci, di ottimo e piacevole amalgama timbrico. La fuga del Kyrie è da manuale, come pure soddisfano i difficili equilibri del Confutatis e del Lacrimosa.

Se l’obiettivo era quello di ampliare il pubblico delle grandi pagine mozartiane, tramite il lodevole e ben coordinato impegno di realtà locali radicate in un tessuto non facile come quello esigente e potenzialmente dispersivo della metropoli milanese, sono i numeri a parlare da soli: può certamente dirsi raggiunto.

fotografie Mario Mainino

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