BOLOGNA: Der fliegender Holländer – Richard Wagner, 29 gennaio 2023 a cura di Silvia Campana

BOLOGNA: Der fliegender Holländer – Richard Wagner, 29 gennaio 2023 a cura di Silvia Campana

  • 03/02/2023

DER FLIEGENDE HOLLÄNDER

L’OLANDESE VOLANTE

Richard Wagner


Direttrice Oksana Lyniv
Regia Paul Curran

Personaggi e Interpreti:

  • Daland Goran Jurić
  • L’Olandese Anton Keremidtchiev
  • SENTA Sonja Šarić
  • Erik Alexander Schulz
  • Mary Marina Ogii
  • Timoniere di Daland Paolo Antognetti

 

Orchestra, Coro e Tecnici del TCBO
Nuova produzione del TCBO

Bologna , 29 gennaio 2023


La stagione 2023 del teatro comunale di Bologna vede il suo ufficiale esordio negli ampi e certo comodi spazi dell’Europauditorium con una nuova produzione di quel Der fliegender Holländer che proprio nella città ebbe il suo battesimo italiano nel 1877.

photo©AndreaRanzi

La scelta fatta dalla Fondazione felsinea è risultata nel suo complesso soddisfacente, anche se l’adattamento di uno spettacolo operistico per uno spazio non pensato per il melodramma porta sempre più o meno gravi inconvenienti sotto il profilo acustico, soprattutto riguardo alla difficoltà nella percezione dei diversi piani sonori, volumi ed intensità espressive, comunque il teatro ha fatto di necessità virtù ottenendo un ottimo e più che gradito risultato.

Al regista Paul Curran è toccato il non facile compito di creare uno spettacolo per un palcoscenico sviluppato soprattutto in lunghezza e privo di profondità.

photo©AndreaRanzi

Attraverso un uso interessante dello strumento dei video (qui impiegato con molta intelligenza teatrale attraverso un utilizzo assai ben diversificato che non ne appiattisce così la dimensione) lo spazio scenico ci immerge dentro l’universo spettrale del protagonista (immense pareti d’acqua) ed in quello perennemente velato dalle tormentate estasi del movimento Romantico (così ben rappresentato dalla proiezione nel II Atto de “ Il Viandante sul mare di nebbia “di Caspar David Friedrich) che anima il visionario mondo di Senta, esempio di donna volitiva e fuori dal coro che si darà la morte pur di non abbandonare il suo ideale.

Una visione registica pulita e di bell’intensità che, pur con qualche eccesso dal gusto discutibile (proiezioni di teschi ed immagini spettrali di disneyana memoria ma non di uguale intensità), coglie nel segno utilizzando al meglio gli spazi a disposizione per realizzare un messaggio drammaticamente potente e spettacolare senza scadere nell’ovvio o, peggio, nel didascalico.

Ottimo il cast impegnato in palcoscenico.

photo©AndreaRanzi

Anton Keremidtchiev si rivela un Olandese dal taglio assorto e malinconico, tanto fiero nell’accento quanto dolente nel timbro, ponendosi sempre misurato e ben calibrato al servizio del suo personaggio, assai ben dipinto e tratteggiato.

Ottima quale Senta Sonja Šarić, dall’intensa vocalità lirica e dotata di bell’espressività; a suo agio tecnicamente con la temibile partitura (che esige in ugual misura un disperato quanto malinconico accento) l’artista ha ben delineato i tratti del suo non facile personaggio con un buon risultato scenico e vocale.

photo©AndreaRanzi

Possente e ponderato il Daland interpretato da Goran Jurić, mentre un po’ convenzionale ed impostato su di un canto più superficialmente sfogato è apparso Alexander Schulz quale Erik.

Colore e vocalità svettanti e sicuri per il Timoniere interpretato da Paolo Antognetti, corretta Marina Ogii quale Mary.

photo©AndreaRanzi

Bene il Coro del Teatro Comunale di Bologna preparato da Gea Garatti Ansini e quello del Teatro Municipale di Piacenza, utilizzato in esterno durante la scena degli spettri, preparato da Corrado Casati.

Oksana Lyniv, impegnata nel non facile compito di dosare l’orchestra del Comunale entro questi nuovi spazi, ha ottenuto nel suo complesso un risultato omogeneo e molto ben calibrato.

Enorme successo da parte del pubblico che gremiva l’Europauditorium per tutti gli interpreti ed il direttore in questo nuovo e diverso inizio di stagione del teatro bolognese.

Silvia Campana

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